Un anno di lockdown e aperture: cosa aspettarci ora e come prepararci?

In uno scenario imprevedibile e mutevole, dobbiamo sviluppare un nuovo modo di lavorare

Gli accadimenti recenti ce lo stanno confermando: l’emergenza Covid-19 non ha i contorni di una situazione temporanea e dovremo fare i conti a lungo con l’alternarsi di periodi più e meno restrittivi, di aperture e chiusure delle attività.

Non lo dico certo perché mi piace essere pessimista, ma perché per poter superare le difficoltà bisogna, innanzitutto, avere il coraggio di guardarle in faccia.

È evidente che non possiamo più continuare a raccontarci che basta tenere duro ancora un po’ e poi tutto tornerà come prima.

A un anno esatto dall’inizio della pandemia che ha stravolto le nostre vite, è il momento di tirare le somme e guardare al domani cercando di equipaggiarsi nel modo migliore per poterlo affrontare.

Per capire come sarà l’immediato futuro, iniziamo analizzando il presente e il recente passato.

Come ogni settore, anche il mercato dell’arredo retail ha risentito della situazione globale, ma fortunatamente non nel modo in cui ci saremmo aspettati.

Le persone che non si sono potute recare nei negozi e nei mobilifici nei mesi di lockdown sono tornate in grandi quantità non appena ciò è stato possibile.

Inaspettatamente, molte piccole realtà si sono trovate a fronteggiare una mole di lavoro molto maggiore rispetto a quanto erano abituate, senza sapere bene come fare.

Il tempo passato nelle case, infatti, ha influito anche sulla percezione degli ambienti domestici da parte delle persone, che hanno riportato la propria attenzione al comfort e all’importanza di vivere in case accoglienti, realizzate a propria misura.

Trascorrere più tempo in casa ha spinto molti a volerla migliorare.

Ma anche avere tanti clienti è un problema, se non si riesce a fare fronte alle richieste!

Potremmo bollarla come situazione particolare, come un caso isolato, ma la comunità scientifica concorda nel dirci che non è così:

in un mondo sempre più interconnesso, sarà sempre più frequente che un evento localizzato, positivo o negativo che sia, diventi un fenomeno globale in brevissimo tempo, con ripercussioni in tutto il mondo.

Dobbiamo insomma abituarci a un mondo che non necessariamente cambierà in peggio, ma che cambierà spesso. La tua azienda è pronta ad affrontarlo?

Per molti imprenditori, questo è il momento di rivedere il proprio ruolo e la propria impresa.

Oggi non possiamo più permetterci di avere strutture rigide, poco flessibili, con continui inceppamenti nelle diverse fasi di lavoro, dove spesso siamo proprio noi imprenditori a diventare il collo di bottiglia di interi processi.

Questo accade perché siamo costantemente immersi nell’operatività, senza avere tempo di costruire quei sistemi di delega che consentono all’impresa di camminare reggendosi sulle proprie gambe.

Anziché farlo, continuiamo a portarcela tutta sulle spalle come un macigno.

Non sto dicendo che l’imprenditore non possa assolutamente essere coinvolto nell’operatività: in aziende molto piccole, questo a volte non è nemmeno possibile.

Ma non possiamo più essere dei tuttofare dai quali dipende ogni piccola decisione e tutti quei compiti che, se non portati a termine in tempi brevi, mettono in crisi l’intero flusso di lavoro.

Dobbiamo costruire procedure ben organizzate e standardizzate, capaci di far fronte alle rapide variazioni del mercato.

Non possiamo sperare di trovare risposta nel sovradimensionamento, per poter gestire più lavoro:

quante piccole realtà dell’arredo retail si possono permettere di sostenere costi in più per far fronte a periodi di lavoro particolarmente intenso, senza poter ridurre quei costi nei mesi di calo o di fermo totale?

Prima di dare per scontato che abbiamo necessità di aumentare le nostre risorse, assicuriamoci di stare utilizzando al meglio quelle che già abbiamo a disposizione.

Se analizzi la tua impresa, molto probabilmente scoprirai che hai parecchio margine di miglioramento!

È il momento di osservare la tua azienda al microscopio e metterti nelle condizioni di massimizzare il risultato di ogni risorsa.

Per farlo, ti consiglio di iniziare ad agire subito su almeno 3 fattori:

  1. Digitalizzazione

La padronanza tecnologica è fondamentale per poter affrontare periodi di lavoro “a fisarmonica”, con una domanda in costante variazione. Servono gestionali e software in grado di automatizzare il maggior numero di azioni possibile, e di ridurne i tempi di esecuzione.

Il reperimento di informazioni, la comunicazione interna, le azioni ripetitive o automatizzabili: tutto questo deve costare alla tua azienda il minor tempo possibile e funzionare al meglio.

  1. Formazione del personale

Non solo formazione dal punto di vista tecnologico, ma anche e soprattutto formazione per rendere più veloce ed efficace il processo di vendita.

Basta con la storiella che “Venditori si nasce”: la vendita professionale è una disciplina che può e deve essere procedurizzata, misurata, ottimizzata.

  1. Definizione delle procedure

Non lo ripeterò mai abbastanza: per mettere le persone nelle condizioni di lavorare al meglio, occorre permettere loro di sapere sempre cosa fare, conoscere sempre le proprie responsabilità e il proprio ruolo, potendo contare sul giusto grado di autonomia.

Non è un caso se in Arredo Academy abbiamo interi team di professionisti costantemente impegnati a cercare e testare strumenti, tecniche, discipline e modalità di lavoro per ottimizzare questi tre aspetti.

L’ottimizzazione è un percorso che non ha mai fine, ma che ha bisogno di grandi risorse in termini di tempo, denaro e conoscenze:

ecco perché nelle piccole aziende non si riesce a correre al passo delle grandi realtà che hanno interi reparti dedicati a ciascuno di questi ambiti.

In Arredo Academy, i professionisti dell’Arredo Retail non trovano soltanto consulenza e formazione, ma anche strategie, tecniche e strumenti già testati e ottimizzati, pronti a essere messi in pratica.

Trovano inoltre un moltiplicatore della propria forza:

la possibilità di confrontarsi con colleghi permette di condividere esperienze, competenze, soluzioni e tutte quelle risorse che mai si potrebbero sviluppare da soli in un’unica vita.

Perché “ottimizzare” significa anche questo: comprendere che la forza del gruppo moltiplica quella del singolo, e che poter contare su un team di colleghi e di professionisti specializzati nelle diverse discipline del marketing, della vendita, della formazione del personale, dell’R&D, della customer experience è la chiave per mettere sul mercato e far percepire il tuo reale valore, in un mondo che cambia a una velocità mai vista prima.

Se le soluzioni che hai sempre adottato oggi non ti portano più i risultati di un tempo, se senti che puoi e vuoi ottenere di più dalla tua attività, ecco come possiamo aiutarti a farlo.